Il Modello 231: organizzazione, gestione e controllo
La disciplina della “responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato” (decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231), in cui il Modello 231 di Di.Tech S.p.A. trova fondamento, prevede che la società possa essere sanzionata, in via pecuniaria e/o interdittiva, in relazione a taluni reati commessi o tentati – in Italia o all’estero – nell’interesse o a vantaggio della società da parte di persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione della Società o di una sua unità finanziariamente autonoma e funzionale, nonché da persone che ne esercitano, anche di fatto, la gestione ed il controllo (cosiddetti soggetti in posizione apicale) e, infine, da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza dei suddetti.
Il Modello 231 di Di.Tech, di cui è parte integrante e principio generale inderogabile il Codice Etico della Società, è stato adottato nel mese di ottobre del 2016 dal Consiglio di Amministrazione, che ha istituito il relativo Organismo di Vigilanza con il compito di vigilare sull’effettività e sull’adeguatezza del Modello 231, riferendo in merito alla sua attuazione al vertice societario. L’Organismo di Vigilanza è stato istituito in forma monocratica nominando, come unico membro, un componente esterno a Di.Tech, in possesso di specifici requisiti. L’Organismo di Vigilanza di Di.Tech svolge anche le funzioni di Garante del Codice Etico.
La responsabilità dell’aggiornamento del Modello 231, nella sua parte generale e speciale, è dell’Organismo di Vigilanza già incaricato della sua attuazione, in accordo con il Consiglio di Amministrazione.
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